venerdì 26 novembre 2010

NOTIZIE DAL CORO “VOCI IN FESTA”

NOTIZIE DAL CORO “VOCI IN FESTA”


S. Messa presso il Santuario di San Leopoldo


Domenica 21 novembre, siamo stati invitati ad animare la S. Messa delle ore 18.00, presso il Santuario di San Leopoldo a seguito della bella esperienza partecipata in occasione alla novena per la festa del Santo il 4 maggio c.a., dove sono state coinvolte le nove parrocchie del vicariato di S. Giorgio delle Pertiche.
Alla fine della S. Messa c’e’ stata una grande testimonianza di ringraziamento da parte dei celebranti e di una intera comunità.      
Non sono stati certo gli applausi a farci felici ma bensì l’accoglienza colma di gioia che hanno riempito i nostri animi e il nostro cuore.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla S. Messa, i componenti del Coro i quali sono sempre disponibili a queste iniziative e soprattutto le persone che hanno organizzato il trasporto del materiale (pianola, casse, ect…) presso il Santuario.
Mi dispiace moltissimo che non ci sia stato l’avviso parrocchiale per tale evento, naturalmente non potrà mancare per il prossimo appuntamento!




Offerte

Desidero ringraziare il sig. Claudio Bano, titolare della ditta BANO di Campodarsego, che si è fatto carico dell’acquisto dei raccoglitori per i testi dei canti a beneficio del nostro coro.

Per il coro “Voci in Festa”
Daniela Cavinato

lunedì 22 novembre 2010

Dal Consiglio Pastorale Parrocchiale

Cominciano a parlare    di UNITA’ PASTORALI

Il 16 novembre si è riunito il CCP dopo l’incontro di formazione congiunta a livello vicariale di domenica 7 novembre a Santa Giustina in Colle.
Presenti 13 membri del Consiglio guidati da don Gianluigi. Dopo la breve preghiera iniziale, la lettura e l’approvazione del verbale delle sedute precedenti su proposta del Parroco si è preso in considerazione il problema delle Unità Pastorali, dato che anche il nostro vicariato dovrà presentare al Vescovo un progetto e una proposta concreta. La nostra parrocchia potrebbe essere coinvolta perché ci sono delle caratteristiche che la candidano nella futura Unità Pastorale.
Le Unità Pastorale non sono una novità nella realtà della nostra chiesa nazionale e diocesana , nascono da esigenze e risposte a cambiamenti culturali ed ecclesiali.
Non sono fusioni di più parrocchie vicine o piccole parrocchie assoggettate ad una più grande, ma un modo nuovo di collaborare tra parrocchie vicine e/o un coordinamento più costruttivo delle varie attività pastorali e soprattutto sono realtà riconosciute dalla Chiesa, dal Vescovo.Tali Unità Pastorali possono essere di diverse forme; ad esempio: più parrocchie affidate ad un solo parroco; più parrocchie con più parroci e tra questi un coordinatore o attività affidate ad un parroco per più parrocchie ecc. Si auspica per tale realizzazione che i parroci vivano insieme e che ci siano più collaboratori e figure ministeriali (diaconi permanenti ad esempio)
Si chiarisce subito che è necessario capire che nessuna parrocchia viene soppressa ma che si realizza invece il principi odi sussidiarietà, rimangono le strutture e gli organismi della parrocchia.
Non è facile far passare alla gente, ai cristiani abituati da decenni e secoli ad un cambiamento del genere. Ciò può avvenire se si riscoprono i valori fondanti della comunità cristiana : un solo spirito, un solo battesimo, un solo Signore Gesù,
Ecco quindi che si auspica maggiore collaborazione tra laici e presbiteri, una lenta e progressiva formazione ad una mentalità di comunità nuova, più aperta superando quei campanilismi che dividono i credenti, facendo crescere uno spirito di comunione e di fraternità, di collaborazione.
Cavino, Arsego e San Giorgio, data la loro omogeneità del territorio, di storia di servizi e di vissuto sociale potrebbero candidarsi a costruire la prima Unità Pastorale del vicariato.
I presenti hanno esposto perplessità e vantaggi di tale ipotesi: dati i tempi lontani confidano in una maturazione di spirito comunitario di tutti parrocchiani appartenenti.
Altri problemi pastorali sono poi stati presi in considerazione: il tema prossimo dell’Iniziazione cristiana oggetto di lavoro pastorale proposto dagli Orientamenti e la necessità di costituire un gruppo CARITAS a Cavino, A tale proposito Il parroco ricorda che a Cavino ci saranno tre incontri di formazione per animatori-peratori Caritas organizzato dal vicariato e dovrebbe essere di stimolo per i cavinesi per iniziare ad operare in modo organizzato. Si fa notare che a Cavino c’è “una caritas” individuale che lavora nel sommerso, ma che sembra aver paura di appartenere ad una ’organizzazione o associazione ufficiale forse perchè troppo impegnativa l’adesione.
a cura di Nevio B.

domenica 14 novembre 2010

Alluvione ... da non dimenticare

Dopo l'alluvione: affrontare la prova con intelligenza costruttiva, con fiducia e solidarietà

In questi giorni mi sono recato a visitare le popolazioni colpite dall’alluvione in varie località della nostra Diocesi. Ho incontrato uomini, donne, bambini, giovani e anziani; famiglie che, costrette ad abbandonare la loro casa, sono state accolte nelle strutture messe a disposizione dai Comuni e dalle parrocchie.

A Veggiano sono pure entrato in alcune abitazioni che erano state allagate, verificando i danni causati. Ho visto persone in lacrime e preoccupate. Ho cercato di portare una presenza e rivolgere una parola di fiducia, di incoraggiamento e il conforto della fede e della preghiera. Sono rimasto impressionato dal generoso e indefesso impegno di tanta gente che si è prodigata per venire in soccorso a quanti sono stati colpiti dall’alluvione e lenire il loro disagio: Sindaci, Vigili del fuoco, Protezione civile, Croce Rossa, Carabinieri, Volontari. I parroci e le parrocchie, insieme a tanti fedeli, giovani e adulti, sono stati subito premurosamente vicini alle persone alluvionate, mettendo a disposizione strutture, offrendo soccorsi di prima necessità.
È stata una bella testimonianza che merita di essere sottolineata.
Dopo questa prima fase di aiuto, che permette a tutti di fare ritorno nelle loro abitazioni, si rende necessario rilevare i danni di vario genere – in alcuni casi piuttosto ingenti – e trovare i mezzi per riparare e ricostruire. Da parte della Comunità cristiana, e in particolare della Caritas, assicuriamo il nostro impegno di condivisione e di solidarietà effettiva.
A questo scopo raccomando la colletta particolare che viene proposta nelle Chiese la prossima domenica 14 novembre. Incoraggio, inoltre, le parrocchie e i vicariati delle zone colpite ad intraprendere altre iniziative di preghiera, di carità e di sostegno alle persone e famiglie duramente colpite dalla calamità.
Auspico che, in maniera competente e responsabile, da parte delle Autorità e degli esperti, siano studiate le cause remote ed eventuali inadempienze che hanno provocato la grave alluvione, adottando le misure necessarie perché questo disastro non abbia a ripetersi.
Auspico inoltre che i partiti e le forze politiche, mettendo da parte divergenze, collaborino concordemente per il bene comune.
Facciamo in modo che questo evento doloroso ci renda più umili, più solidali, più attenti alla salvaguardia del territorio, e ci solleciti anche a rivedere modelli e stili di vita.

Confidiamo nella Provvidenza divina che aiuta a trovare beneficio anche dalle calamità.


Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova

venerdì 5 novembre 2010

PAROLE DI LIBERTÀ… LIBERTÀ DI PAROLA

PAROLE DI LIBERTÀ… LIBERTÀ DI PAROLA


Stagione teatrale 2010-2011 San Giorgio delle Pertiche


mercoledì 3 novembre 2010

Lettera dei Vescovi

Lettera dei Vescovi
delle Chiese del Triveneto alle comunità cristiane


Cari fedeli,
            noi Vescovi delle 15 Diocesi del Triveneto ci rivolgiamo a tutte le Comunità parrocchiali e a tutte le aggregazioni di fedeli di questo territorio del Nordest, dunque a voi presbiteri, diaconi, laici e religiosie, con sincero affetto in Cristo, augurandovi abbondanza di grazia e di pace.
Nell'Eucaristia che celebriamo nel giorno del Signore, lo Spirito Santo ci unisce nella comunione intima con Cristo e tra di noi. Da questa fonte di gioia attingiamo speranza per rinnovare la vita delle nostre Comunità e testimoniare con coraggio la "buona notizia": il Vangelo.
              Il nostro ministero di Vescovi, che «lo Spirito Santo ha costituito come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio» (At 20,28), ci sollecita a riflettere sulla situazione e le attese delle nostre Diocesi, degli uomini e donne del nostro tempo, nel contesto attuale e con lo sguardo rivolto al futu-ro.
          In questa prospettiva, dopo matura riflessione, avendo consultato gli Organismi diocesani e ascoltati i più diretti collaboratori, abbiamo preso la decisione di convocare un secondo Convegno delle nostre 15 Diocesi ad Aquileia, nei giorni 13-15 aprile 2012. Dall'evento del primo Convegno - tenutosi ad Aquileia nel 1990 - ad oggi sono intervenute rapide e profonde trasformazioni sul piano culturale, politico, socio-economico, della mentalità e degli stili di vita, che hanno avuto parecchie ripercussioni sulla vita di fede delle nostre comunità cristiane, pensiamo in particolare alle famiglie, ai giovani, agli immigrati
        Ci è parso, quindi, opportuno riunire i rappresentanti delle Diocesi:
- per riconoscere quello che il Signore ha operato in questi anni e condividerlo;
- per discernere ciò che «lo Spirito dice alle Chiese» (Ap 2,7) attraverso le sfide e i cambiamenti in atto nel nostro Triveneto;
- per delineare un cammino di rinnovamento e di rilancio dell’azione pastorale da proseguire insieme;
- per assumere con disponibilità e passione l'impegno di operare per il bene comune nel territorio del Nordest.
            In questo primo anno di preparazione, che prende avvio oggi domenica 7 novembre, siamo invitati  sulla base di una traccia di lavoro pubblicata in questi giorni - a rivisitare e narrare il vissuto delle nostre Chiese locali riconoscendovi la presenza e l’azione dello Spirito Santo con cui il Signore ci ha accompagnati e sostenuti nelle scelte compiute, come anche nelle fatiche e difficoltà incontrate. Lungo questo cammino godremo del dono della visita di Papa Benedetto XVI che il 7 maggio 2011 incontrerà i Consigli pastorali delle nostre Diocesi nella chiesa madre di Aquileia e l'8 maggio tutti i fedeli nella solenne Eucaristia presso il Parco di San Giuliano a Mestre. Darà così l'avvio al secondo anno di preparazione.
             Vi invitiamo a vivere questi eventi con fiducia nel Signore che guida la Chiesa, a sentirci coinvolti e a pregare perché diventino un’esperienza di grazia per tutto il territorio del Nordest.
            Vi salutiamo con affetto nell'amore di Cristo e invochiamo su di voi e su tutte le comunità cristiane, per l'intercessione di Maria e dei nostri santi Patroni, la benedizione del Signore.
Solennità di tutti i Santi, 1 novembre 2010
I Vescovi delle Chiese del Triveneto

martedì 2 novembre 2010

21 novembre Presentazione della Beata Vergine Maria o Madonna della Salute

21 novembre

Presentazione della Beata Vergine Maria  o Madonna della Salute


La memoria liturgica del 21 novembre è della Presentazione della Beata Vergine Maria e non della Madonna della Salute.
La festa della Presentazione ha un'importanza notevole, non solo perché in essa vien commemorato uno dei misteri della vita di Colei che Dio ha scelto come Madre del Suo Figlio e come Madre della Chiesa, nè soltanto perché in questa 'presentazione' di Maria vien richiamata la 'presentazione' al Padre celeste di Cristo e, anzi, di tutti i cristiani, ma anche perché essa costituisce un gesto concreto di ecumenismo, di dialogo con i nostri fratelli dell'Oriente. Nella Liturgia delle Ore, che si legge : 'In questo giorno della dedicazione (543) della chiesa di S. Maria Nuova, costruita presso il tempio di Gerusalemme, celebriamo insieme ai cristiani d'oriente quella 'dedicazione' che Maria fece a Dio di se stessa fin dall'infanzia, mossa dallo Spirito Santo, della cui grazia era stata ricolma nella sua immacolata concezione'.
Il fatto della Presentazione di Maria al tempio, non è narrato in nessun passo dei Vangeli , mentre viene proposto con abbondanza di particolari dagli apocrifi, che da sempre la Chiesa ha rifiutato di considerare come ispirati da Dio.
Non ci sono riferimenti ecclesiastici alla festa della Madonna della Salute, se non una festività dedicata Nostra Signora della Salute di Vailankanni ( un paesino indiano sulla costa del Bengala) che viene celebrata l’8 settembre
La Festa della Madonna della Salute è una ricorrenza religiosa della città di Venezia che ha luogo il 21 novembre di ogni anno e costituisce festività locale e che dal tempo della Serenissima, si è diffusa nella devozione popolare della gente veneta. La ricorrenza trae origine dalla grande epidemia di peste bubbonica che colpì tutto il nord Italia tra il 1630 e il 1631. Nel momento culminante dell'epidemia, in assenza di altre soluzioni, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, a cui partecipò per tre giorni e per tre notti tutta la popolazione superstite. Il 22 ottobre 1630 il doge fece voto solenne di erigere un tempio votivo particolarmente grandioso e solenne se la città fosse sopravvissuta al morbo. Ora si tratta di un pellegrinaggio di ringraziamento nei confronti della Madonna che ha come meta la Basilica di Santa Maria della Salute, ma la Madonna della salute rimane ancora cara alla gente veneta.
N.B.


Capitello in via Argine Villabozza  parrocchia di S. Maria di Non ai confini di Cavino

Chiesetta della Madonna della Salute, località Poncia di Curtarolo