mercoledì 25 febbraio 2015

E' morto don GIANFRANCO MARTINAZZO

Ieri sera la notizia: è morto don GIANFRANCO

   Dal trauma cranico subito  nell'incidente del 2 settembre, quando uno scooter l'aveva investito  scaraventandolo a terra,  don Gianfranco non ha più preso conoscenza. Ricoverato per un paio di mesi in terapia intensiva all'ospedale Sant'Antonio di Padova e poi trasferito all'Opera della Provvidenza  a Sarmeola, reparto M. Kolbe,  è spirato ieri, venerdì 20 febbraio .
" Persona colta e saggia" lo ha definito un nostro paesano, e io aggiungerei, sacerdote  attivo e convinto, ha lasciato certamente una traccia in molte persone, anche a coloro che lo volevano a"loro immagine".
In attesa di sapere la data dei funerali, preghiamo il Signore che lo accolga tra i suoi "servi buoni e fedeli.
Aggiungo in calce l 'articolo che ho scritto nel maggio 2006 in occasione del suo fine mandato, prima di ritiarrsi ad Abano Terme
 
 
 
Grazie   Don Franco!
17 ottobre 1997. Nove anni sono passati da quella festa di saluto per ringraziare Don Luciano del suo servizio a Cavino per vent’anni ed accogliere il nuovo parroco Don Gianfranco.
Il tempo è passato velocemente… e ora siamo qui a ringraziarlo per quanto egli ha operato nella “vigna di Cavino”.   L’incontro con le persone è sempre un momento di arricchimento: l’incontro con un sacerdote lo è maggiormente, perché per la sua missione smuove anche quella parte di noi che non traspare spesso: la spiritualità in generale e la fede in Cristo in particolare.
 
A Don Franco non possiamo non riconosce il merito di averci scosso, anche quando avremo voluto stare tranquilli e badare solo a noi stessi.
Egli costantemente ha svolto il suo ruolo di annunciatore del Vangelo; non ha perso occasione per ricordaci che abbiamo scelto di essere cristiani e che lo dobbiamo confermare.
Ha più volte invitato tutti noi alla collaborazione. Molti hanno detto di sì,   ma poi… per alcuni le parole non sono diventati fatti, per altri avevano la disponibilità limitata, per altri le sue maniere non erano gradite e così, fra varie scuse,   spesso si è trovato con pochi e a volte solo.   Tuttavia non si è mai perso di coraggio...anche per Cristo erano molti quelli che lo seguivano, ma sotto la croce c’erano pochi.
 
     Grazie anche per il coraggio di intraprendere lavori di sistemazione della chiesa: dal tetto,all’illuminazione, dal riscaldamento alla sacrestia, all’adeguamento liturgico…; e della Scuola Materna: ristrutturazione e ampliamento, nonché rinnovamento funzionale; per le altre opere: aule di catechesi, patronato e sale adiacenti.

 Nevio Bedin

Marzo 2015

https://drive.google.com/file/d/0B-0bxUL1po63djFLY292dnZ5OVk/view?usp=sharing