Intitolazione della via
a Don Luigi Fabian
Nella mattinata di domenica 14 settembre scorso, si è svolta a Cavino , dopo la Santa Messa domenicale, la cerimonia di intitolazione di una nuova via.
Il breve tratto di strada, che collega via G. da Cavino al piazzale Martiri di Oradour sur Glane, passa accanto al nuovo parco da poco inaugurato e al Centro Civico “Oriana Fallaci”. È stato deciso di intitolarla a Don Luigi Fabian, primo parroco di Cavino, su suggerimento della parrocchia e in accordo con l'Amministrazione Comunale.
Alla cerimonia erano presenti il Sindaco Daniele Canella, i consiglieri comunali di Cavino, un rappresentante della Regione, Luciano Sandonà, e le autorità militari locali, oltre al parroco Don Gianluigi. La presentatrice, Chantal Fisher, ha tracciato un ritratto di Don Fabian, ricordandone la figura e le opere che hanno portato alla nascita della parrocchia.
Don Fabian arrivò nel 1938 come giovane curato, succedendo a Don Francesco Frello. Divenne primo parroco con l'erezione di Cavino a parrocchia nel novembre del 1941, rimanendovi per 17 anni, fino al 1955. Fu poi inviato a Corte di Piove di Sacco, dove svolse il suo servizio per 30 anni e dove morì nel 1995.
Il Sindaco ha poi sottolineato le motivazioni dietro l'intitolazione della nuova via, sia per ragioni di ordine civico – data l'importanza che la strada assume – sia per motivi toponomastici e pratici. Ha ricordato come questo sacerdote abbia dato una fisionomia religiosa e civile, trasformando il paese in una vera comunità.
Successivamente è stata scoperta la targa segnaletica della via, seguita dalla benedizione di Don Gianluigi. Sono poi intervenuti Don Toniolo (sacerdote originario di Rossano Veneto, da cui proveniva Don Fabian) e Bruna Cavinato, che ha raccolto numerose testimonianze su Don Luigi.
L'evento si è poi concluso presso il Circolo Noi con una bicchierata in compagnia, arricchendolo dalle voci dei più anziani della comunità, che hanno conosciuto personalmente don Fabian e ne hanno custodito la memoria nel tempo: un momento di racconti e aneddoti condotto magistralmente da Bruna Cavinato, con la partecipazione anche di una coppia giunta appositamente da Corte.
Un momento di comunità ben riuscito che ha contribuito a riscoprire le radici comunitarie del paese. artico da IL RISVEGLIO di ottobre
Don Fabian era diventato parroco di Cavino, parrocchia autonoma rispetto ad Arsego, nel lontano 1942 e vi rimase fino al ‘55 . Esempio ed emblema di ciò che una volta era la Chiesa per la comunità, il nuovo parroco si spese con azioni assolutamente concrete: favorì l’introduzione dell'energia elettrica in paese, istituì la cassa peota, terminò la costruzione del campanile. Fu sempre lui a lanciare per primo l’idea di una nuova chiesa, a cui nonostante la crisi del dopoguerra le famiglie Cavinesi parteciparono con grandi sacrifici, fino all’inaugurazione alla consacrazione del 1954.