venerdì 25 febbraio 2011

Uomini di Dio:

 Uomini di Dio:  
 LABORATORI  di LAICITA

Mercolledì scorso presso il Cimema AURORA di Campodarsego è stato prooiettato il film  "UOMINI DI DIO"
Un monastero in mezzo alle montagne aglerine negli anni 1990... Otto monaci cristiani francesi vivono in perfetta armonia con i loro fratelli musulmani. Progressivamente la situazione cambia. La violenza e il terrore integralista si propapagano nella regione. Nonostante l'incombente minaccia che li circonda, i monaci decidono di restare al loro posto, costi quel che costi

Film straordinario per la testimonianza di dialogo con l'islam e soprattutto di fede vissuta, nonostane i dubbi e le difficoltà

Ecco la lettera testamento di Fratello Chiristian
Il Testamento spirituale di frère Christian de Cherge

Quando si profila un Ad-Dio
Se mi capitasse un giorno (e potrebbe essere anche oggi) di essere vittima del terrorismo che sembra voler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Algeria, vorrei che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia si ricordassero che la mia vita era donata a Dio e a questo Paese…..
Che essi accettassero che l’unico Padrone di ogni vita non potrebbe essere estraneo a questa dipartita brutale. Che pregassero per me: come potrei essere trovato degno di tale offerta? Che sapessero associare questa morte a tante altre ugualmente violente, lasciate nell’indifferenza dell’anonimato.
La mia vita non ha più valore di un’altra. Non ne ha neanche meno. In ogni caso, non ha l’innocenza dell’infanzia. Ho vissuto abbastanza per sapermi complice del male che sembra, ahimé, prevalere nel mondo, e anche di quello che potrebbe colpirmi alla cieca.
Venuto il momento, vorrei avere quell’attimo di lucidità che mi permettesse di sollecitare il perdono di Dio e quello dei miei fratelli in umanità, e nel tempo stesso di perdonare con tutto il cuore chi mi avesse colpito.
Non potrei auspicare una tale morte. Mi sembra importante dichiararlo. Non vedo, infatti, come potrei rallegrarmi del fatto che un popolo che amo sia indistintamente accusato del mio assassinio.
Sarebbe un prezzo troppo caro per quella che, forse, chiameranno “grazia del martirio”, il doverla a un algerino, chiunque egli sia, soprattutto se dice di agire in fedeltà a ciò che crede essere l’islam.
So il disprezzo con il quale si è arrivati a circondare gli algerini globalmente presi. So anche le caricature dell’islam che un certo islamismo incoraggia. E’ troppo facile mettersi a posto la coscienza identificando questa via religiosa con gli integralismi dei suoi estremisti.
L’Algeria e l’islam, per me, sono un’altra cosa: sono un corpo e un’anima. L’ ho proclamato abbastanza, credo, in base a quanto ne ho concretamente ricevuto, ritrovandovi così spesso il filo conduttore del Vangelo, imparato sulle ginocchia di mia madre, la mia primissima Chiesa, proprio in Algeria e, già allora, nel rispetto dei credenti musulmani.
Evidentemente, la mia morte sembrerà dar ragione a quelli che mi hanno rapidamente trattato da ingenuo o idealista: “Dica adesso quel che ne pensa!”. Ma costoro devono sapere che sarà finalmente liberata la mia più lancinante curiosità.
Ecco che potrò, se piace a Dio, immergere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i suoi figli dell’islam come lui li vede, totalmente illuminati dalla gloria di Cristo, frutti della sua passione, investiti dal dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre lo stabilire la comunione e il ristabilire la somiglianza, giocando con le differenze.
Di questa vita perduta, totalmente mia, e totalmente loro, io rendo grazie a Dio che sembra averla voluta tutta intera per quella gioia, attraverso e nonostante tutto.
In questo grazie in cui tutto è detto, ormai, della mia vita, includo certamente voi, amici di ieri e di

oggi, e voi, amici di qui, accanto a mia madre e a mio padre, alle mie sorelle e ai miei fratelli, e ai loro, centuplo accordato come promesso!
E anche a te, amico dell’ultimo minuto, che non avrai saputo quel che facevi. Sì, anche per te voglio dire questo grazie e questo ad-Dio profilatosi con te. E che ci sia dato di ritrovarci, ladroni beati, in paradiso, se piace a Dio, Padre nostro, di tutti e due.
Amen! Insc’Allah!
Algeri, 1 dicembre 1993
Tibhrine, 1 gennaio 1994
Frére Christian




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giovedì 24 febbraio 2011

Marzo 2011

IL RISVEGLIO di Marzo 2011

domenica 20 febbraio 2011

Proseguono

Proseguono i lavori parrocchiali

Ancor presto per vedere qualcosa , ma il “grande seme”, il sotterraneo (futuro magazzino parrocchiale)  è stato “seminato”.
Un po’ alla volta crescerà

I cantiere è aperto e i lavori proseguono.

Un nuovo Blog

Un nuovo Blog


Il gruppo Missionario di Cavino
 ha aperto il 15 febbraio
 un nuovo blog
che si associa agli altri 4 parrocchiali

Ecco l’indirizzo   http://blog.libero.it/GrMissionario

mercoledì 16 febbraio 2011

10 buone regole

10 suggerimenti per tutti
 
  1.  Domina la tua lingua.   Dì sempre meno di quello che pensi.
  2. Rifletti... prima di fare una promessa e di non rispettarla dopo, non importa quanto ti costa compierla.
  3. Mai.... Non lasciarti mai sfuggire l'occasione di dire qualcosa di incoraggiante ad una persona, o qualcosa di buono su di lei.
  4. Interessati... alle persone che ti circondano, alle loro famiglie, ai loro focolari, ai loro sogni. Stai con coloro che ridono sanamente e conforta quelli che piangono.
  5. Sii allegro.  idi delle buone storie ed impara a raccontarle. Trasmettere allegria è un dono che tutti possiamo fare.
  6. Conserva... una mente aperta per tutte le cose.  Ricorda che non ci sono verità assolute. E che è una virtù poter divergere pur conservando l'amicizia di chi si oppone alle nostre idee.
  7. Lascia... che le tue virtù parlino da sé e rifiuta di parlare delle debolezze e degli errori altrui. Condanna la mormorazione, soprattutto quella malintenzionata.
  8. Fa'... attenzione alla suscettibilità dei molti.  E' più facile ferire che riparare dopo.
  9. Non... fare caso alle chiacchiere sulla tua persona. Vivi in modo che nessuno possa dare loro credito e finiranno per essere dimenticate.
  10. Non... essere eccessivamente geloso dei tuoi diritti. Ma lavora, abbi pazienza, conserva la calma, credi in te stesso, sii fermo e riceverai la tua ricompensa.  "Il passo del tempo deve essere una conquista e non una perdita".

Consiglio Pastorale Parrocchiale del 2 febbraio

Il cammino quaresimale per riscoprire l’Iniziazione cristiana

Alla riunione del 2 febbraio del Consiglio Pastorale erano presenti 14 membri e il parroco che ha introdotto l’incontro con la preghiera e la lettura del verbale precedente. Si è poi iniziato ad affrontare l’ O.d.G che prevedeva la programmazione del cammino quaresimale 2011.
Infatti con questo periodo inizia la seconda fase dell’anno pastorale, di “valorizzare il tempo liturgico della Quaresima al fine di riscoprire l’essenziale per una comunità cristiana, dunque il cuore dell’esperienza di fede: la comunità è chiamata a generare le persone alla vita in Cristo e a rigenerare se stessa nel mistero pasquale.” come dicono gli Orientamenti Pastorali dell’anno in corso.
Il parroco illustra che con domenica 6 marzo (per la nostra comunità sabato 5 alla messa prefestiva) giungerà l’ampolla d’acqua, simbolo della comune grazia ricevuta con l’acqua del Battesimo e che ci accomuna in un solo corpo in Cristo e nella sua Chiesa inizierà quel tempo liturgico “speciale” alla riscoperta che la comunità è grembo che genera alla fede.
I presenti hanno commentato i passi del testo guida e si sono soffermati sul come valorizzare il tempo della Quaresima.
Due sono gli aspetti essenziali, strettamente legati in questo tempo: sono:
la Parola di Dio , concretamente le narrazioni evangeliche
e la Carità, concretamente la “colletta” nella presentazione delle offerte durante la celebrazione dell’Eucaristia.

Per quanto riguarda la Parola:
Si propone la formazione a tutta la comunità, che farà riferimento ai cinque Vangeli domenicali.
In particolare, la catechesi dei ragazzi, ( già anticipato ai catechisti, ne Il Risveglio e con incontri coi genitori) prevede un itinerario particolare nella forma e nei contenuti che coinvolge anche i genitori lavorando su 3 temi domenicali.
Il parroco ricorda poi la possibilità di dar avvio in questo periodo ai “centri di ascolto”


Per quanto riguarda la la Carità
“Non è immaginabile l’Iniziazione alla vita cristiana senza l’esperienza della carità nella comunità ecclesiale... La carità è fonte di vita ecclesiale, ma ne è anche lo stile di vita” Su suggerimento degli orientamenti la proposta è di “fare bene” la presentazione del pane e del vino con la colletta per la carità che siamo chiamati come Chiesa ad esprimere verso i poveri, per le diverse situazioni di bisogno.
Ecco allora che non si tratta solo di fare la solita offerta ma di arricchirla del valore della condivisione, dell’amore verso i fratelli, di esprimere concretamente la nostra collaborazione per il bene comune.
Ci si sofferma per definire le modalità: per tutte le 5 domeniche le offerte raccolte tra i fedeli ( la colletta quaresimale : Un pane per amor di Dio ) saranno consegnate con il pane e il vino all’offertorio.
Quanto raccolto sarà destinato il 30% alle necessità e alle spese parrocchiali , il 70% alla realizzazione di progetti missionari della nostra chiesa locali, la diocesi.
Don Gianluigi nota tre problemi di pastorale presenti a Cavino: la mancanza di formazione alla carità, alla gratuità al servizio, al dono: cioè prestare la propria esperienza, il proprio tempo e anche le proprie risorse per gli altri senza chiedere nulla in cambio;
  • La mentalità sulla catechesi dell’iniziazione cristiana facendo capire che essa non può essere finalizzata solo a ricevere i sacramenti. Illustra il suo piano di crescita nella fede per i ragazzi di 3^ media senza fissare date per la Cresima.
  • il vuoto della formazione specifica per i giovani dai 18 ai 30. 
Come ultimo punto vengono aggiornate le informazioni sui lavori parrocchiali: sono appena iniziati, è cambiato il progetto della sala polivalente che ospiterà anche il patronato dato che il progetto presentato in Regione della sistemazione negli “spogliatoi” in fianco alla chiesa per localizzare il patronato è stato bocciato.
La spesa complessiva dei lavori previsti si aggira su 1.150.000 euro.
Nevio B

martedì 1 febbraio 2011

Educare 2010-2011

 LA SCUOLA CHE FA BENE
Propongo a tutti coloro che sono educatori: genitori in primis, insegnanti, animatori ... di prendere in considerazione qunato l'Amministrazione Comunale in collaborazione con le Scuole dell'Infanzia del territorio, l'Istituto Comprensivo e dell'ULSS 15 hanno organizzato nell'ambito del progetto EDUCARE INSIEME:   tema LA SCUOLA CHE FA BENE.

Sono previsti due incontri  specifici per singola scuola e una conferenza  conclusiva aperta a tutti.
A Cavino il 9 febbraio e il 2 marzo  si svogeranno due incontri con la prof.ssa Rinalda Montani  dell'Università di Padova.

Cliccando sull'immagine è visibile il depliant