Alla riunione del 2 febbraio del Consiglio Pastorale erano presenti 14 membri e il parroco che ha introdotto l’incontro con la preghiera e la lettura del verbale precedente. Si è poi iniziato ad affrontare l’ O.d.G che prevedeva la programmazione del cammino quaresimale 2011.
Infatti con questo periodo inizia la seconda fase dell’anno pastorale, di “valorizzare il tempo liturgico della Quaresima al fine di riscoprire l’essenziale per una comunità cristiana, dunque il cuore dell’esperienza di fede: la comunità è chiamata a generare le persone alla vita in Cristo e a rigenerare se stessa nel mistero pasquale.” come dicono gli Orientamenti Pastorali dell’anno in corso.
Il parroco illustra che con domenica 6 marzo (per la nostra comunità sabato 5 alla messa prefestiva) giungerà l’ampolla d’acqua, simbolo della comune grazia ricevuta con l’acqua del Battesimo e che ci accomuna in un solo corpo in Cristo e nella sua Chiesa inizierà quel tempo liturgico “speciale” alla riscoperta che la comunità è grembo che genera alla fede.
I presenti hanno commentato i passi del testo guida e si sono soffermati sul come valorizzare il tempo della Quaresima.
Due sono gli aspetti essenziali, strettamente legati in questo tempo: sono: la Parola di Dio , concretamente le narrazioni evangeliche
e la Carità, concretamente la “colletta” nella presentazione delle offerte durante la celebrazione dell’Eucaristia.
Per quanto riguarda la Parola:
Si propone la formazione a tutta la comunità, che farà riferimento ai cinque Vangeli domenicali.
In particolare, la catechesi dei ragazzi, ( già anticipato ai catechisti, ne Il Risveglio e con incontri coi genitori) prevede un itinerario particolare nella forma e nei contenuti che coinvolge anche i genitori lavorando su 3 temi domenicali.
Il parroco ricorda poi la possibilità di dar avvio in questo periodo ai “centri di ascolto”
Per quanto riguarda la la Carità
“Non è immaginabile l’Iniziazione alla vita cristiana senza l’esperienza della carità nella comunità ecclesiale... La carità è fonte di vita ecclesiale, ma ne è anche lo stile di vita” Su suggerimento degli orientamenti la proposta è di “fare bene” la presentazione del pane e del vino con la colletta per la carità che siamo chiamati come Chiesa ad esprimere verso i poveri, per le diverse situazioni di bisogno.
Ecco allora che non si tratta solo di fare la solita offerta ma di arricchirla del valore della condivisione, dell’amore verso i fratelli, di esprimere concretamente la nostra collaborazione per il bene comune.
Ci si sofferma per definire le modalità: per tutte le 5 domeniche le offerte raccolte tra i fedeli ( la colletta quaresimale : Un pane per amor di Dio ) saranno consegnate con il pane e il vino all’offertorio. Quanto raccolto sarà destinato il 30% alle necessità e alle spese parrocchiali , il 70% alla realizzazione di progetti missionari della nostra chiesa locali, la diocesi.
Don Gianluigi nota tre problemi di pastorale presenti a Cavino: la mancanza di formazione alla carità, alla gratuità al servizio, al dono: cioè prestare la propria esperienza, il proprio tempo e anche le proprie risorse per gli altri senza chiedere nulla in cambio; - La mentalità sulla catechesi dell’iniziazione cristiana facendo capire che essa non può essere finalizzata solo a ricevere i sacramenti. Illustra il suo piano di crescita nella fede per i ragazzi di 3^ media senza fissare date per la Cresima.
- il vuoto della formazione specifica per i giovani dai 18 ai 30.
La spesa complessiva dei lavori previsti si aggira su 1.150.000 euro.
Nevio B
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