Per azioni tendenti ad elevare la dignità della persona
Don GIUSEPPE CAVINATO
“Per una vita donata generosamente agli altri ““Non premiamo solo il missionario, a questo ci penserà il buon Dio, ma per l’”uomo” ( la persona) che, siamo consapevoli, sta spendendo la propria vita per gli altri, non solo attraverso l’annuncio del Vangelo, ma anche sul piano sociale, culturale ed economico. Premiando don Giuseppe Cavinato vogliamo premiare tutta la categoria dei missionari.” Queste le parole introduttive del prof. Ferdinando Bedin, presidente del l’Associazione Premio Giovanni da Cavino che ha rivolto ad un folto gruppo di partecipanti alla cerimonia del 10 giugno scorso. Presente anche il parroco di Arsego don Francesco, un gruppo di parrocchiani e di familiari.
Don Giuseppe non era presente, lo aveva preannunciato da mesi a causa di difficoltà legate alla sua missione in Kenya, ma dalla corrispondenza aveva indicato l’Ufficio missionario di Padova il soggetto per ritirare il premio. Infatti il responsabile di tale ufficio don Valentino Sguotti lo ha rappresentato. In una e-mail recente diceva “Ho avuto conferma della presenza di don Valentino e questo mi fa sentire più vicino con la mia presenza spirituale a voi che avete voluto dire grazie alla mia presenza missionaria dal 1966, sono davvero spiacente di non essere presente….”
Il premio a Don Giuseppe, con la motivazione “Per una vita donata generosamente agli altri” era stato accordato all’unanimità dall’assemblea dalle Associazioni che deliberano il destinatario e don Giuseppe all’annuncio ha subito ringraziato per la “sorpresa e la gratitudine di tale onorificenza “.
Don Valentino ha poi illustrato la figura di don Giuseppe che dal gennaio 1967 in varie diocesi del Kenya ha prestato la sua opera, ha ricordato anche la breve parentesi come parroco a San Floriano dopo il rientro in Italia a seguito di un attentato, ma il “mal d’Africa” lo ha richiamato fino ad ora.
Chi è il missionario? Il volontario che va in altri Paesi? È colui che ha la passione del Vangelo, colui che ha la passione per l’uomo!, Il missionario porta con sé la passione per la fede ( il Vangelo) e l’amore per l’umanità ( la Carità). Il missionario vive in mezzo alla gente, non in regge o palazzi, ma condivide la vita delle persone, le loro situazioni e problemi, sempre pronto però a far risaltare la dignità della persona, perché è l’uomo il primo annuncio di Dio, la prima parola di Dio all’uomo, infatti quando l’uomo sta bene è possibile parlare di Dio. Don Giuseppe nella sua lunga storia di missionario ha voluto essere la “grammatica della vita” dell’uomo .
“Grazie a questo riconoscimento che date a don Giuseppe, ma vorrei che fosse una responsabilità per ciascuno, che anche per noi sempre sia riconosciuta la dignità dell’uomo, di ogni uomo. Tutti abbiamo bisogno di essere riconosciuti nella nostra piena dignità, e se non lo siamo come cittadini, lavoratori,…. non lo siamo nemmeno come persone.
Auguri e grazie per questo riconoscimento!”
Il Sindaco poi ricorda come l’indicazione di don Giuseppe per tale premio abbia trovato subito il consenso. “E’ facile capire il perché-ha aggiunto– è conosciuto da molti soprattutto ad Arsego e ha tra trasmesso la sua passione per la missione animato da una grande semplicità. Come Amministrazione è un onore ricordarlo…. A molti di noi ha insegnato tanto e spero che anche i giovani apprezzino e imitino il suo lavoro.
Anche don Gianluigi presente alla manifestazione ringrazia gli organizzatori e don Giuseppe, e pur non conoscendolo di persona, sa del suo operato a favore della dignità dell’uomo.
Con la consegna della medaglia e la firma nel libro d’oro si è conclusa la ventesima edizione.
Articolo e foto nella sezione “Altre risorse” di Cavinoinforma.it.
A cura di Nevio Bedin
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