Il mio saluto a Sergio
Caro Sergio, a circa una settimana della tua dipartita ho deciso di scriverti una lettera.
Il giorno dei tuoi funerali la chiesa era piena di persone che hanno manifestato il loro affetto nei tuoi confronti e tra le centinaia c’ero anch’io. Ho visto negli occhi dei tuoi amici, di coloro che ti hanno apprezzato, il dolore per la tua improvvisa dipartita, ho sentito durante la celebrazione parole di stima, di ringraziamento, di apprezzamento per quanto hai fatto nei giorni che il Signore ti ha dato.
Rammento le parole di don Albino Bizzotto, fondatore del “Movimento Beati i costruttori di Pace” quando ha detto che fin da giovanissimo hai scelto l’obiezione di coscienza come strumento di non violenza per la pace e nel tuo rapporto con la terra.
Hai saputo coniugare il tuo impegno in molti settori: dal rispetto dell’ambiente, alla cultura di una politica per il bene comune, alla solidarietà coi più sfortunati (ricordo la tua insistente promozione per gli aiuti umanitari ai profughi della ex Jugoslavia, la presenza nelle comunità alloggio.... ), all’educazione ai piccoli verso l’amore per il creato, alla crescita comunitaria anche del nostro piccolo paese promuovendo incontri formativi o eventi significativi (ricordo che sei stato tra i promotori del Premio Giovanni da Cavino) o sostenendo iniziative già partite offrendo il tuo contributo (con il gruppo Amici per la bici e altri).
Personalmente ti ringrazio anche per la tua collaborazione nei primi anni de Il Risveglio offrendoci articoli qualificanti su temi ambientali e sul bene comune.
Dall’omelia di don Albino vorrei con te risentire quanto ha detto: “Cecio ha mostrato una umanità grande messa a disposizione per tutti per farci sentire fratelli.... Cecio non andava in chiesa, però anche se non ha avuto una pratica religiosa, il dono che ha avuto nella vita lo ha messo a disposizione per il bene comune, mai per interesse personale e meno che meno per interessi economici.” E ancora “ E’ possibile vivere solo volendo bene? E’ la domanda fondamentale guardando Cecio..... Io pregherò per due motivi; quello di essersi sempre interessato e impegnato per la vita delle persone e per la terra che è madre.... Il Signore non ha un Cielo per conto suo; il Cielo di Dio, la sua realtà è cuore di ciascuno di noi, Dio si gioca nella nostra libertà....”
Caro Sergio, anche se il nostro rapporto non è stato di profonda amicizia ti ho sempre apprezzato per la tua modestia, per tue le convinzioni profonde nei valori condivisi, per la tua singolarità di vita spesso anticonformista, per la tua sensibilità ambientale e per l’ attenzione al bene del nostro territorio.
Penso di condividere il pensiero di molti lettori de Il Risveglio.
Arrivederci nel Cielo...
Nevio e famiglia.
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