venerdì 3 gennaio 2014

A Sergio Libralon

Il mio saluto a Sergio

 Caro Sergio, a circa  una settimana della tua dipartita  ho deciso di scriverti una  lettera.  
Il giorno dei tuoi funerali la chiesa era piena di persone che hanno manifestato  il loro affetto nei tuoi confronti e tra le centinaia c’ero anch’io.    Ho visto negli occhi dei tuoi amici, di coloro che ti hanno apprezzato, il dolore  per la tua improvvisa dipartita,  ho sentito  durante la celebrazione parole  di stima, di ringraziamento, di apprezzamento per quanto hai fatto nei giorni che il Signore ti ha dato.  
Rammento le parole di don Albino Bizzotto, fondatore del “Movimento Beati i costruttori di Pace” quando ha detto che fin da giovanissimo hai scelto l’obiezione di coscienza  come strumento di  non violenza  per la pace e   nel tuo rapporto con la terra. 
 Hai saputo coniugare il tuo impegno in molti settori: dal rispetto dell’ambiente, alla cultura di una politica per il bene comune, alla solidarietà  coi più sfortunati  (ricordo la tua insistente promozione per gli aiuti umanitari ai profughi della ex Jugoslavia, la presenza nelle comunità alloggio.... ), all’educazione ai piccoli  verso l’amore per il creato, alla crescita comunitaria anche del nostro piccolo paese  promuovendo incontri formativi o eventi significativi (ricordo che sei stato tra i promotori del Premio Giovanni da Cavino) o sostenendo iniziative già partite  offrendo il tuo contributo (con il gruppo Amici per la bici e altri).     
 Personalmente  ti ringrazio anche per la tua collaborazione nei primi anni de Il Risveglio  offrendoci articoli qualificanti su temi ambientali e sul bene comune.
Dall’omelia di don Albino vorrei con te risentire quanto ha detto: “Cecio  ha  mostrato una umanità grande messa a disposizione per tutti per farci sentire  fratelli....  Cecio  non andava in chiesa, però anche se non ha avuto una pratica religiosa, il dono che ha avuto nella vita lo ha messo a disposizione per il bene comune, mai per interesse personale e meno che meno per interessi economici.”    E ancora “ E’ possibile vivere solo volendo bene?  E’ la domanda fondamentale guardando Cecio..... Io pregherò per due motivi; quello di essersi sempre interessato e impegnato per la vita delle persone  e per la terra che è madre.... Il  Signore  non ha un Cielo per conto suo; il Cielo di Dio, la sua realtà è cuore di ciascuno di noi, Dio si gioca nella nostra libertà....”
Caro Sergio, anche se il nostro rapporto non è stato di profonda amicizia ti ho sempre apprezzato  per la tua modestia,  per tue le convinzioni profonde nei valori condivisi, per la tua singolarità di vita spesso anticonformista, per la tua  sensibilità  ambientale  e per l’ attenzione al bene del nostro territorio.
Penso di condividere il pensiero di molti lettori de Il Risveglio.
Arrivederci nel Cielo...
Nevio e famiglia. 

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