Ieri sera la notizia: è morto don GIANFRANCO
Dal trauma cranico subito nell'incidente del
2 settembre, quando uno scooter l'aveva investito scaraventandolo a terra, don
Gianfranco non ha più preso conoscenza. Ricoverato per un paio di mesi in
terapia intensiva all'ospedale Sant'Antonio di Padova e poi trasferito all'Opera
della Provvidenza a Sarmeola, reparto M. Kolbe, è spirato ieri, venerdì 20
febbraio .
" Persona colta e saggia" lo ha definito un nostro
paesano, e io aggiungerei, sacerdote attivo e convinto, ha lasciato certamente
una traccia in molte persone, anche a coloro che lo volevano a"loro
immagine".
In attesa di sapere la data dei funerali, preghiamo il
Signore che lo accolga tra i suoi "servi buoni e
fedeli.
Aggiungo in calce l 'articolo che ho scritto nel maggio
2006 in occasione del suo fine mandato, prima di ritiarrsi ad Abano Terme
Grazie Don Franco!
17 ottobre 1997. Nove
anni sono passati da quella festa di saluto per ringraziare Don Luciano del suo
servizio a Cavino per vent’anni ed accogliere il nuovo parroco Don
Gianfranco.
Il tempo è passato
velocemente… e ora siamo qui a ringraziarlo per quanto egli ha operato nella
“vigna di Cavino”. L’incontro con le persone è sempre un momento di
arricchimento: l’incontro con un sacerdote lo è maggiormente, perché per la sua
missione smuove anche quella parte di noi che non traspare spesso: la
spiritualità in generale e la fede in Cristo in particolare.
A Don Franco non possiamo
non riconosce il merito di averci scosso, anche quando avremo voluto stare
tranquilli e badare solo a noi stessi.
Egli costantemente ha
svolto il suo ruolo di annunciatore del Vangelo; non ha perso occasione per
ricordaci che abbiamo scelto di essere cristiani e che lo dobbiamo
confermare.
Ha più volte invitato
tutti noi alla collaborazione. Molti hanno detto di sì, ma poi… per alcuni le
parole non sono diventati fatti, per altri avevano la disponibilità limitata,
per altri le sue maniere non erano gradite e così, fra varie scuse, spesso si
è trovato con pochi e a volte solo. Tuttavia non si è mai perso di
coraggio...anche per Cristo erano molti quelli che lo seguivano, ma sotto la
croce c’erano pochi.
Grazie anche per il
coraggio di intraprendere lavori di sistemazione della chiesa: dal
tetto,all’illuminazione, dal riscaldamento alla sacrestia, all’adeguamento
liturgico…; e della Scuola Materna: ristrutturazione e ampliamento, nonché
rinnovamento funzionale; per le altre opere: aule di catechesi, patronato e sale
adiacenti.
Nevio Bedin
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