lunedì 8 febbraio 2010

Religione cattolica a scuola... per costruire insieme il FUTURO

Religione cattolica a scuola...

Pubblichiamo la lettera del nostro Padre Vescovo in occasione delle iscrizioni scolastiche do ogni ordine e grado e dell’opportunità di avvalersi dell’I.d.R

Cari ragazzi e cari giovani,
mi piace cogliere ogni occasione in cui potermi intrattenere con voi e far miei i vostri desideri di libertà e di felicità, per il presente e il futuro.
Cari genitori,
tante volte ascolto e condivido la vostra preoccupazione per l'educazione dei vostri figlioli.
Con questo messaggio vorrei richiamare lavostra attenzione sull'insegnamento della religione cattolica a scuola. Questa materia è
offerta a tutti, cristiani e non cristiani, ma dev'essere scelta con un'adesione libera. L una scelta richiesta dalla scuola a coloro che si iscrivono per la prima volta ad un istituto scolastico: alla prima classe della primaria o della media, e al primo anno delle superiori.
L'ora di religione è una materia scolastica perché risponde alle finalità della scuola, ma è anche originale perché si riferisce alle esperienze spirituali più profonde dei giovani e ai grandi valori della
vita: fa conoscere la Bibbia e la storia del cristianesimo specialmente in Italia e in Europa, a confronto con le domande più radicali sulla verità e sulla vita, sul futuro oltre la morte, sulla libertà e responsabilità di fronte a ciò che è bene e a ciò che è male. Nell'ora di religione ci si interroga sulle questioni etiche più attuali e anche più inquietanti per la coscienza.
Voi, ragazzi, avete il desiderio di realizzarvi nella libertà, un desiderio bellissimo. Ma tra i molti messaggi e modelli che ci raggiungono attraverso la televisione, i linguaggi multimediali e internet, senza punti certi di riferimento facilmente ci si illude di realizzarsi nella vita attraverso facili scelte soggettive.
Ora il punto-chiave è di avere una bussola, un riferimento sicuro.
L'insegnamento della religione cattolica, nel rispetto della libertà di coscienza, è l'occasione di confrontarsi criticamente con Gesù, Uomo vero e Parola di Dio. Chiede di applicarsi con metodo, come è proprio di ogni materia scolastica, e allena la mente e lo spirito a sfidare il dubbio e a non accontentarsi di semplici opinioni. Anche per questo  l'ora di religione è frequentata da molti ragazzi e giovani non cattolici o non cristiani, perché non intende plagiare o convertire alcuno, ma
suscita il dialogo ed educa al rispetto di tutte le religioni come pure di coloro che si dichiarano agnostici o atei.
Perciò, cari ragazzi e giovani, io conto sulla vostra libertà di spirito nella scelta di avvalervi della religione cattolica a scuola.
E dico a voi, cari genitori, di non lasciare soli i vostri ragazzi di fronte ad una scelta che chiede loro un po' di sacrificio. I figli hanno diritto e bisogno di essere amati e seguiti con affetto, ma ciò non significa che debbano sempre essere accontentati.
Osservo che oltre i 14 anni di età la maggior parte degli adolescenti e dei giovani non sa trovare, di fatto, altri tempi e ambienti di riflessione sistematica sui problemi della vita e della religione al di fuori di quest'ora a scuola. Ricordate, l’insegnamento della religione può offrire un contributo molto positivo all’educazione.  
Mons Mattiazzo Antonio  Vescovo di Padova 

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