UN’ESPERIENZA CHE NON SI DIMENTICA
Si è conclusa da pochi giorni la missione del GAM ( Gioventù Ardente Mariana) a Cavino.
Tre giorni “diversi” per la comunità parrocchiale che ha accolto la “novità” di tale esperienza.
A loro si aggrega un gruppo di giovanissimi di Cavino: due ragazzi e sette ragazze che qui si alloggiano fino a domenica pomeriggio.
L’inizio è subito intenso: canti, preghiere, riflessioni, confessioni, santa messa e dopo cena il Rosario all’aperto meditato con proiezione. Anche un gruppo di paesani partecipa grazie alla “megafonizzazione” fatta per le strade del paese.
L’inizio è subito intenso: canti, preghiere, riflessioni, confessioni, santa messa e dopo cena il Rosario all’aperto meditato con proiezione. Anche un gruppo di paesani partecipa grazie alla “megafonizzazione” fatta per le strade del paese.
Venerdì poi l’attività era rivolta al gruppo dei partecipanti, circa una trentina di giovani, con preghiera, meditazione, deserto sia al mattino che al pomeriggio, con spazi di attività operativa. Alla sera l’adorazione eucaristica all’aperto , presenti alcuni paesani .
Sabato è stata il giorno della “missione” con la visita alle famiglie e l’annuncio dell’arrivo della Madonna. Alla sera poi il momento principale per tutta la comunità: in piazza l’arrivo della statua di Maria, accolta con processione, canti e preghiere in chiesa. Qui dopo la preghiera del rosario, in forma meditata e proposta dai giovani, con la possibilità di confessione, l’adorazione eucaristica guidata è durata fino alle 23,30. Per tutta la notte fino al mattino ci sono stati liberi turni di adorazione ; molti i giovani partecipanti.
Domenica la partecipazione alla Messa dei sacerdoti, la conclusione con la “consacrazione” a Maria e con il saluto alla Vergine che lasciava Cavino per un altro paese.
Fin qui la cronaca,molto in breve. Da aggiungere poi altri momenti di ascolto e formazione riservati a piccoli gruppi che hanno avuto modo di incontrare le religiose o i sacerdoti presenti.
Il resto non è facile da descrivere in quanto si è trattato di un’esperienza religiosa per certi aspetti “forte” o comunque “diversa” dai tradizionali incontri.
Ho potuto notare la gioia di chi ha partecipato, l’entusiasmo dei presenti nel ripetere i ritornelli dei canti ( nuovi!), il volto sereno di chi pregava, l’attenzione alle meditazioni proposte, la disponibilità a lodare Dio insieme, di sostare per un’ora o anche più davanti al Santissimo, a chiamare Maria, “mamma tutta bella” ma anche la curiosità, la sorpresa non solo della novità ma della serenità e semplicità della preghiera. Il resto non è facile da descrivere in quanto si è trattato di un’esperienza religiosa per certi aspetti “forte” o comunque “diversa” dai tradizionali incontri.
Alcune persone hanno spontaneamente espresso valutazioni come: “Che bello, sarebbe da ripetere!” o “ Finalmente vedo dei giovani convinti” “Se avessi saputo prima avrei partecipato di più”,”Ho sentito qualcosa dentro che non sentivo da tempo “ “ Mi è di stimolo a pregare di più” “ Perché a Cavino, che è un piccolo paese e non nel mio una cosa del genere!”
Qualcuno si è lamentato che non sapeva bene di che cosa si trattava, altri addirittura non sapevano nulla. E’ vero, si poteva avvisare e preparare meglio, ma solo in parte perché da circa un mese il parroco ne faceva accenno in chiesa. A 104 ragazzi, poi, dai 13 ai 19 anni sono giunti inviti personali; nel RISVEGLIO era riportato il programma, ma soprattutto per diverse volte sono passati per le strade avvisando del rosario e dell’arrivo della Madonna e di casa in casa consegnando un’immagine e invitando alla veglia e al cenacolo dei giovani.
I nostri ragazzi?
Personalmente li ho visti contenti.
Qualcuno non si aspettava che l’esperienza fosse fatta così bene, con tanti canti e soprattutto con la condivisione e l’attenzione reciproca. Certamente è servito alla loro formazione, un’esperienza positiva che prima o poi viene riscoperta. Una giovane presente ha fatto notare che aspettava qualche amica e cugina, ma la paura e il conformarsi al giudizio di altri ( che vai a fare? pregare!!) ha prevalso.
Con queste poche righe voglio ringraziare la mia collega di scuola che ha scelto il nostro paese tra i molti aspiranti e ha organizzato il mini campo-missione, i sacerdoti e religiosi che hanno presenziato, tutti i partecipanti, le famiglie dei nostri ragazzi che hanno aderito, le famiglie che hanno ospitato i sacerdoti e le suore, chi si è adoperato in cucina, per la sistemazione dei locali, per la pulizia e altro.
Grazie anche al Signore, che certamente tramite Maria, madre sua e nostra, ha voluto riservarci altri doni.
Nevio Bedin
Momento di formazione
Ingresso della "Madonnina"in chiesa
Il parrocco "incorona" Maria, regina della comunità di Cavino
Santissimo esposto per l'adorazione notturna
Momento del "mandato"
All'uscita della chiesa |
Momento dell'addio |
Don Salvatore e Padre Paolo Bertapelle domenica 29 concelebrano |
Momento del pranzo |
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