
È stata una bella testimonianza che merita di essere sottolineata.
Dopo questa prima fase di aiuto, che permette a tutti di fare ritorno nelle loro abitazioni, si rende necessario rilevare i danni di vario genere – in alcuni casi piuttosto ingenti – e trovare i mezzi per riparare e ricostruire. Da parte della Comunità cristiana, e in particolare della Caritas, assicuriamo il nostro impegno di condivisione e di solidarietà effettiva.
A questo scopo raccomando la colletta particolare che viene proposta nelle Chiese la prossima domenica 14 novembre. Incoraggio, inoltre, le parrocchie e i vicariati delle zone colpite ad intraprendere altre iniziative di preghiera, di carità e di sostegno alle persone e famiglie duramente colpite dalla calamità.Auspico che, in maniera competente e responsabile, da parte delle Autorità e degli esperti, siano studiate le cause remote ed eventuali inadempienze che hanno provocato la grave alluvione, adottando le misure necessarie perché questo disastro non abbia a ripetersi.
Auspico inoltre che i partiti e le forze politiche, mettendo da parte divergenze, collaborino concordemente per il bene comune.
Facciamo in modo che questo evento doloroso ci renda più umili, più solidali, più attenti alla salvaguardia del territorio, e ci solleciti anche a rivedere modelli e stili di vita.
Confidiamo nella Provvidenza divina che aiuta a trovare beneficio anche dalle calamità.
Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova
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